Agricoltura e tecnologia: un’accoppiata vincente

Il settore agricolo sta vivendo una vera rivoluzione tecnologica grazie all’adozione sempre più diffusa dei droni, che trasformano le pratiche tradizionali in operazioni di precisione sempre più efficienti. Lo attesta il recente Agricultural Drone Industry Insight Report di DJI, presentato all’Agrishow 2025 in Brasile: l’uso dei droni in agricoltura ha raggiunto cifre impressionanti. Alla fine del 2024 erano attivi circa 400.000 droni DJI a livello globale, con un aumento del 90% rispetto al 2020.

DJI Agras T30 in utilizzo

Risorse risparmiate: vantaggi per l’ambiente

L’adozione dei droni agricoli ha portato benefici tangibili anche dal punto di vista ambientale. Il rapporto evidenzia un risparmio complessivo di oltre 222 milioni di tonnellate d’acqua e una riduzione delle emissioni di 30,87 tonnellate di CO₂. Un doppio successo che contribuisce agli obiettivi della strategia Farm to Fork dell’Unione Europea, che punta a ridurre del 50% l’uso di pesticidi e fertilizzanti entro il 2030.

L’evoluzione dei droni DJI

I droni DJI si sono evoluti nel tempo, migliorando in precisione, funzionalità e accessibilità. Modelli come gli Agras T10 e Agras T30 imbarcano sistemi sofisticati per l’irrorazione e la distribuzione di fertilizzanti, oltre a sensori multispettrali in grado di monitorare con precisione la salute delle colture. Questi strumenti consentono interventi mirati, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività.

dji_agras_t10
DJI Agras T10
DJI Agras T30

Oggi questi dispositivi rappresentano una soluzione accessibile anche per le piccole aziende, grazie agli incentivi pubblici e ai finanziamenti agevolati previsti dal PNRR.

Il caso italiano: tra montagne e innovazione

Un esempio concreto di utilizzo dei droni nel settore agricolo arriva dalla Valle d’Aosta, dove Michel Clusaz, viticoltore di montagna, ha deciso di adottare il DJI Agras T10 per trattare i suoi vigneti su terreni impervi. Con questa soluzione, Michel è riuscito a ridurre i tempi di lavoro. Ciò che completava in 4 giorni si è ridotto a una sola mattinata, evitando inoltre agli operai faticose salite con attrezzature pesanti. Un chiaro esempio di come la tecnologia possa migliorare l’efficienza e la qualità della vita lavorativa in agricoltura.

Michel Clusaz con in mano il suo fidato DJI Agras T10

Crescita del mercato italiano e nuove professioni

In Italia, il mercato dei droni agricoli è in rapida espansione.

Nel 2024 ha generato un fatturato di circa 85,3 milioni di euro, e si stima che entro il 2030 si possa arrivare a 344,5 milioni, con una crescita annua del 26,6%.

L’uso si sta consolidando in regioni come Piemonte, Veneto e Toscana, soprattutto in vigneti e oliveti per una gestione agricola più precisa e sostenibile.

Prospettive future

Con lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate e il sostegno delle politiche europee e nazionali, come il PNRR, l’adozione dei droni nel settore agricolo italiano è destinata a crescere. Incentivi all’acquisto e corsi di formazione stanno facilitando l’accesso a questi strumenti anche per le aziende di piccole dimensioni. E naturalmente, DJI è pronta con le sue offerte di mercato.

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