Nessun posto è più pericoloso per far volare un drone che vicino agli aeroporti. Non solo i cieli sono affollati, ma gli aerei possono decollare o atterrare a basse quote entro i 400 piedi che è la quota entro la quale dovrebbero volare i droni.
 
La FAA ha normative molto rigide che regolano il volo intorno agli aeroporti. Ma un nuovo studio indica che molti piloti di droni non seguono le regole e talvolta le ostentano in modo egregio.

I dati provengono da uno studio della Embry-Riddle Aeronautical University sul traffico di droni intorno all’aeroporto internazionale di Daytona Beach in Florida. I ricercatori sono stati in grado di identificare la maggior parte dei voli con droni nell’area intercettando i loro segnali radio. Hanno quindi confrontato questo con un database FAA di droni che avevano ricevuto il permesso di operare in aeroporto.

Per un periodo di 30 giorni in agosto e settembre 2019, i ricercatori hanno identificato 271 voli utilizzando un dispositivo chiamato AeroScope, che traccia i segnali non crittografati utilizzati dai droni DJI. Dal momento che DJI costituisce circa l’80% dei droni negli Stati Uniti, è un buon indicatore di quanti droni volavano in aeroporto, anche se potrebbero essercene ancora di più, dal momento che il dispositivo non tiene traccia di altri fornitori.

I ricercatori hanno cercato di correlare questi voli con i dati di un sistema FAA chiamato Autorizzazione a bassa quota e capacità di notifica o LAANC. Introdotto nel 2018, consente ai piloti di droni di richiedere l’autorizzazione a volare nello spazio aereo dell’aeroporto attraverso una semplice app per smartphone. Le richieste ottengono un’approvazione o un rifiuto quasi in tempo reale. Ma molte persone non si sono preoccupate di usare il sistema. Durante il periodo di studio, la FAA ha concesso solo 94 approvazioni LAANC, rispetto ai 271 voli rilevati.

Volare troppo in alto

Lo studio ha raccolto molti dati su come volavano i droni, compresa la loro altitudine. Dei 271 voli, 93 erano al di sopra del limite di altitudine impostato per l’area in cui si trovavano. L’altitudine massima si abbassa man mano che ci si avvicina alla pista, colpendo infine lo zero. Ma molti di questi droni avrebbero volato illegalmente, indipendentemente dalla posizione. Quarantuno stavano operando al di sopra dei 500 piedi, il che non è consentito da nessuna parte negli Stati Uniti. Trentadue di questi erano tra 500 e 1.000 piedi. Sei erano tra i 1.000 e i 1.500 piedi e infine tre volavano sopra i 1.500 piedi.

Daytona International è solo uno tra centinaia di aeroporti significativi negli Stati Uniti. Ma se questa viene presa come indicazione su come i piloti di droni volano in giro per il paese, c’è un grande potenziale pericolo negli aeroporti degli Stati Uniti.

E’ sempre responsabilità del pilota rispettare le No Fly Zones e le normative locali in cui viene utilizzato il proprio drone.

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