I vulcani sono tanto più interessanti quanto più sono attivi. Ma è anche quando sono più pericolosi. Ora i vulcanologi stanno usando i droni per ottenere viste ravvicinate dei vulcani senza mettersi a rischio.
 
I ricercatori del Centro di Ricerca Tedesco per le Geoscienze, noto con l’abbreviazione tedesca GFZ, hanno recentemente rivelato dati incredibilmente dettagliati da un vulcano attivo utilizzando droni con telecamere ottiche e termografiche. Il loro studio sul vulcano Santa Maria in Guatemala appare sulla rivista Scientific Reports.

Il team stava studiando una cupola di lava, un tappo viscoso di lava. Attraverso i voli del loro drone sono stati in grado di comprendere due tipi di flusso sul vulcano: lenta espansione e crescita della cupola e rapida estrusione di lava viscosa.

Dati dettagliati

Sebbene non stessero pilotando una videocamera stereo, i ricercatori hanno utilizzato algoritmi speciali per convertire le immagini che hanno raccolto in un modello 3D del vulcano. La termocamera ha raccolto i dati per creare un modello di temperatura della struttura. I modelli sono precisi fino a pochi centimetri.

“Abbiamo equipaggiato un drone con diverse telecamere”, afferma Edgar Zorn di GFZ, il primo autore dello studio. “Abbiamo quindi fatto volare il drone sul cratere a vari intervalli, misurando i movimenti del flusso di lava e una cupola di lava utilizzando un tipo specifico di fotografia stereo con una precisione mai vista prima.”

I dati hanno aiutato i ricercatori a determinare la velocità del flusso, i modelli di movimento e la temperatura superficiale del vulcano. Questi fattori sono fondamentali per prevedere il pericolo di vulcani esplosivi.

“Abbiamo dimostrato che l’uso dei droni può aiutare a rimisurare completamente anche i vulcani più pericolosi e attivi sulla Terra da una distanza di sicurezza”, afferma Zorn.

Ancora una volta i droni stanno ampliando le capacità umane in modo economico e sicuro. Non era necessario pilotare un elicottero per acquisire i dati, ad esempio, che sarebbero stati costosi e avrebbero messo a rischio il pilota. Nessun drone è stato danneggiato in questa ricerca. Ma anche se ce ne fosse stato uno, sarebbe un piccolo prezzo da pagare per proteggere gli umani.

Credito d’immagine: Zorn et al. 2020, Natura – Rapporti scientifici

Il drone DJI Enterprise Dual è dotato di due telecamere, una ottica con zoom e l’altra con sensore termico.

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