Lo faceva già Picard in Star Trek: era in grado di comandare e impartire ordini, infatti, alla navicella semplicemente muovendo le mani.

Adesso, pare che questo non sia più solo una cosa da film di fantascienza: i ricercatori del MIT hanno infatti realizzato una versione grezza di questo sistema, che utilizza sensori posizionati sulle braccia per controllare droni e altri robot.

Chiamato “Conduct-a-Bot”, si basa su una serie di sensori posizionati sul braccio che misurano sia il movimento che la tensione muscolare. Messi insieme, questi sensori riconoscono otto diversi comandi che un pilota di droni può eseguire muovendo il braccio e contraendo o rilassando differenti muscoli. Per esempio, vengono riconosciuti comandi inviati tramite la rotazione del polso – su, giù, sinistra o destra – oppure quelli impartiti sollevando un pugno chiuso o irrigidendo il braccio.

Tutti questi movimenti vengono tradotti in istruzioni per far volare il drone in diversi modi e direzioni. Ed essendo gesti universali, il sistema può riconoscerli da chiunque. Chiunque può infatti semplicemente indossare i sensori e iniziare a pilotare il proprio drone, senza dover prima calibrare il sistema in base ai propri movimenti.

Siamo solo all’inizio

Ma siamo ancora lontani dal pilotare un’astronave. Per il momento, possiamo indirizzare il nostro drone verso voli semplici, facendogli compiere piccole acrobazie, come quelle per esempio che effettua volando all’interno di alcuni cerchi sospesi.

Anche in fatto di precisione c’è ancora molta strada da fare. Al momento, il sistema ha interpretato correttamente l’85% dei 1.500 gesti compiuti durante i test. È comunque un dato impressionante per essere una versione beta, ma ancora troppo poco preciso e non ancora a prova incidente.

È vero anche che i controller pieni di levette, leve e pulsanti possono intimorire i principianti, e se questo sistema verrà reso più sensibile e preciso in futuro potrà fornire un nuovo modo, molto più intuitivo, di interagire con i droni.

Spark: un passo avanti

Anche il mini drone DJI Spark può essere pilotato con il movimento delle mani, e questo lo rende uno dei droni più facilmente gestibili anche da chi è alle prime armi.

Decolla dal palmo della mano riconoscendo il vostro volto, vola all’indietro e verso l’alto con la telecamera fissa sul soggetto desiderato; ruota intorno, vola a spirale e si manovra con il movimento delle mani anche per scattare foto o fare riprese video.

La sua versatilità vi stupirà!

dji spark
Il mini drone DJI Spark

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