DJI ha reso disponibile un nuovo aggiornamento firmware per la serie Matrice 4, che include due dei suoi modelli di punta. Il primo è il Matrice 4T, noto per le sue straordinarie capacità operative in condizioni di scarsa illuminazione. Il secondo il Matrice 4E, apprezzato per la sua maneggevolezza e portabilità nel campo della fotogrammetria. Entrambi i droni, grazie al loro design ottimizzato e all’integrazione di accessori, mantengono un peso massimo al decollo (MTOM) inferiore a 1,5 kg.
L’aggiornamento, rilasciato il 27 febbraio 2025, porta il firmware del Matrice 4 alla versione v12.01.06.06 e introduce miglioramenti anche su altri dispositivi del sistema. Tra questi, il radiocomando RC 2 Plus Enterprise (aggiornato alla v01.61.03.05), i moduli AS1 e AL1 (rispettivamente v01.00.01.11 e v01.00.28.99), la stazione D-RTK 3 (v13.00.00.04) e le applicazioni software DJI Pilot 2 (v13.0.2.5) e DJI Assistant 2 (v2.1.15). Le note di rilascio non forniscono dettagli specifici, limitandosi a indicare che sono stati risolti alcuni problemi noti.

Il DJI Matrice 4T
Il drone DJI Matrice 4T si conferma uno strumento essenziale per operazioni notturne e missioni critiche, grazie alla sua dotazione di sensori avanzati. È progettato per supportare operazioni di ricerca e soccorso, sicurezza e monitoraggio di infrastrutture strategiche. La sua configurazione ottica include una fotocamera grandangolare da 24 mm (CMOS da 1/1,3″, 48 megapixel, f/1.7) e una secondaria da 70 mm (CMOS da 1/1,3″, 48 megapixel, f/2.8), entrambe con una sensibilità ISO fino a 409.600 in modalità notturna, oltre a un teleobiettivo da 168 mm (CMOS da 1/1,5″, 48 megapixel, f/2.8).
In aggiunta, il drone è equipaggiato con un sistema di illuminazione al vicino infrarosso (NIR), invisibile all’occhio umano. È in grado di illuminare fino a 100 metri di distanza, migliorando la visibilità in condizioni difficili. La termocamera integrata, con una risoluzione di 640×512 pixel (espandibile a 1.280×1.024 pixel), permette di individuare fonti di calore da lontano, rendendolo particolarmente utile in scenari di emergenza. Inoltre, grazie a un telemetro laser con una portata di 1.800 metri, il drone è in grado di fornire dati precisi sulla posizione e la distanza di un obiettivo, oltre a misurare aree in tempo reale.
Qui alcuni esempi di impieghi dei droni DJI Matrice in operazioni di monitoraggio e soccorso:
• Quando un drone DJI ti salva la vita: il racconto dell’esperto di droni Timothy Danley
• I droni DJI al servizio della biodiversità
• I droni DJI protagonisti nella lotta al climate change: dove e come
Il DJI Matrice 4E
Il drone DJI Matrice 4E, , invece, si distingue per la sua struttura e il peso contenuto, caratteristiche che lo rendono ideale per rilievi e mappature di aeree ad alta precisione. Progettato per ottimizzare la raccolta di dati geospaziali, questo modello è particolarmente apprezzato in settori come l’urbanistica, l’agricoltura di precisione e il monitoraggio ambientale. Grazie alla sua facilità di trasporto e al rapido dispiegamento, il Matrice 4E rappresenta una soluzione versatile per chi necessita di un drone professionale, ma al tempo stesso agile ed efficiente. Il comparto di ripresa video, fatta eccezione per la termocamera a infrarossi (che sul Matrice 4E è assente), ripropone le stesse caratteristiche del Matrice 4T.