Chi si avvicina per la prima volta alla fotografia subacquea sogna spesso di immortalare scene spettacolari: pesci tropicali in posa, subacquei degni di copertina e nudibranchi dai colori psichedelici. Ma per cominciare con il piede giusto, l’obiettivo dovrebbe essere più modesto: imparare a realizzare scatti piacevoli e ben composti, che non sembrino catturati in mezzo a un’esplosione di bolle e sabbia. Prima di farsi prendere dalla foga da National Geographic, meglio dare un’occhiata agli errori più comuni dei principianti… e imparare a evitarli con stile (e una buona action cam subacquea).

 1. Troppo distanti: il soggetto c’è, ma non si vede

Uno degli errori più diffusi è restare troppo lontani. Se il soggetto è piccolo, bisogna avvicinare la action cam subacquea fino a pochi centimetri. Se è grande, entro uno o due metri. Altrimenti, si rischia di immortalare solo… l’acqua.

La DJI Osmo Action 5 Pro

È la nuova top di gamma della serie. Dotata di un sensore di immagine da 1/1.3″ con 13,5 stop di gamma dinamica ed eccellente sensibilità alla luce, è perfetta per i fondali poco illuminati. Con la custodia dedicata, può arrivare fino a 60 metri di profondità: un’alleata ideale per macro ravvicinate e grandi soggetti pelagici.

DJI Osmo Action 5 pro in utilizzo

2. Foto dall’alto: più drone che sub

Molti iniziano a fotografare i soggetti dall’alto, nuotandoci sopra. Ma per ottenere immagini coinvolgenti, è meglio cambiare prospettiva: scattare dal basso verso l’alto crea composizioni più drammatiche e luminose.

Suggerimento utile: fotografare all’altezza degli occhi del soggetto, o anche da sotto, aiuta a catturare l’ambiente e a valorizzare la luce proveniente dalla superficie.

3. Nessuno spazio per nuotare

Quando il soggetto è attaccato al bordo del fotogramma, sembra che stia fuggendo dalla foto. Lasciare uno spazio nella direzione in cui guarda o si muove permette una composizione più armoniosa.

Trucco extra: la DJI Osmo Action 3, più economica ma ancora molto valida, ha una modalità di scatto orizzontale e verticale che può aiutare nella composizione, specie per contenuti social.

dji-osmo-action-3

4. Tagli casuali e pesci in fuga

Una coda mozzata, un sub a metà, un soggetto che mostra solo il “lato B”: questi tagli rovinano la foto. Meglio attendere che il soggetto sia rivolto verso l’obiettivo e completamente inquadrato.

Bonus: le DJI Osmo Action registrano anche in 4K a 120 fps, perfette per catturare video fluidi e poi selezionare fotogrammi ad alta qualità in post-produzione.

Video Credits ©: Dominic Hayles (qui il video intero)

5. Occhi e rinofori: il punto focale degli scatti macro

Soprattutto nei primi piani di creature come le lumache di mare, è fondamentale mettere a fuoco gli occhi o i rinofori (quelle simpatiche antennine che sembrano sensori Wi-Fi) con la propria action cam subacquea.

Modalità consigliata: usare la funzione di messa a fuoco automatica rapida e affidabile della Action 4, oppure montarla su un piccolo treppiede per maggiore stabilità nelle macro.

Guarda video ufficiale DJI di introduzione alla action camera subacquea DJI Osmo Action 4

6. Sempre al centro? No grazie.

Mettere il soggetto sempre al centro crea foto statiche e prevedibili. Spostarlo leggermente rende la composizione più interessante.

Aiuto visivo: attivare la griglia dei terzi nella fotocamera aiuta a posizionare meglio i soggetti. Anche i modelli più economici offrono questa funzione e una qualità video sorprendente per il prezzo.

7. Non ritagliano mai… e si vede

Molti esordienti evitano di ritagliare le immagini per paura di “rovinarle”. In realtà, un ritaglio ben fatto può trasformare uno scatto ordinario in qualcosa di sorprendente. Per esempio rispettando la regola dei terzi, che nel momento dello scatto, per fretta o altre difficoltà, non si è potuta considerare.

Workflow efficace: con l’app DJI Mimo, è possibile importare le foto direttamente dalla fotocamera, applicare ritagli, correggere colori e perfino aggiungere filtri.

8. Attenzione allo sfondo (e ai bagnanti indesiderati)

Uno sfondo confuso può distrarre dallo spettacolo principale. Meglio uno sfondo pulito, sfocato o ben separato dal soggetto.

Tecnica suggerita: cambiare angolazione, usare un’apertura ampia (disponibile nelle impostazioni manuali) o illuminare il soggetto con una torcia esterna può fare miracoli.

Quale DJI Osmo Action scegliere per iniziare?

Nuova regina della serie, registrazione 4K/120 fps, doppio display OLED e impermeabilità nativa fino a 20 m. Perfetta per chi cerca il meglio.

DJI Osmo Action 5 Pro Standard Combo

Modello di fascia alta ancora molto valido, ottima in condizioni di luce scarsa, con buone opzioni manuali. Perfetta per riprese in ambienti bui e scatti più tecnici.

DJI Osmo Action 4 Standard Combo

Ideale per chi è agli inizi e vuole sperimentare senza spendere troppo. La possibilità di scatti nativi in verticale la rende molto versatile e idonea all’utilizzo social.

Osmo Action 3
DJI Osmo Action 3 Standard Combo

Non dimenticate di acquistare una custodia a tenuta stagna originale DJI se desiderate scendere oltre i 20 metri, e magari aggiungete una luce subacquea a LED per dare un tocco hollywoodiano ai soggetti del reef. Con un po’ di pratica, qualche buon consiglio e una DJI Osmo Action ben configurata, le prime foto subacquee non saranno solo un ricordo… ma piccoli capolavori da mostrare (e da stampare in formato poster o su tela, perché no?).

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