Dalla cattura di immagini epiche all’ispezione di infrastrutture critiche, a volte i piloti di droni si trovano a operare in mare.

Per quanto possano essere gratificanti, queste missioni comportano sfide particolari, tra cui quella di volare da una barca.

In effetti, i principi del lancio di un drone da un’imbarcazione e delle operazioni in acqua sono diventati un argomento sempre più scottante, tanto che il nostro team riceve regolarmente domande sull’argomento.

Per questo motivo, abbiamo preparato un elenco di consigli per aiutare i piloti a volare da un’imbarcazione, in modo sicuro ed efficace, per catturare i contenuti di cui hanno bisogno.

Far volare un drone da una barca: Suggerimenti principali

  • Controllare lo spazio aereo

L’oceano è vasto, ma non illudetevi di avere la massima libertà operativa. È importante che i piloti controllino preventivamente lo spazio aereo di tutte le aree in cui si troverà l’imbarcazione per assicurarsi che il drone non entri inaspettatamente in una zona vietata al volo.

In mare, le leggi sui droni, tra cui il mantenimento del drone in linea visiva (se non si è autorizzati a volare oltre) e le distanze legali dalle persone non coinvolte, sono ancora valide. Le leggi sui droni si riferiscono alla specifica regione di informazione di volo in cui i piloti operano, come mostrato nell’immagine sottostante.

Ad esempio, gli operatori che volano nelle FIR di Londra o della Scozia devono attenersi alle leggi britanniche sui droni, mentre i piloti che operano nella FIR di Brest devono attenersi alle norme francesi sui droni.

  • Calibrare tutti i sensori a terra

È importante che tutti i sensori (bussola e IMU) siano calibrati a terra prima dell’imbarco.

Gli errori della bussola sono frequenti quando ci si trova in prossimità di metalli. E le imbarcazioni hanno un elevato contenuto di metallo.

Inoltre, la calibrazione dell’IMU richiede che il velivolo rimanga perfettamente immobile in piano: Cosa che non è facile da ottenere su una barca.

Pertanto, è consigliabile eseguire questa operazione sulla terraferma per ridurre la probabilità di un errore che potrebbe avere gravi conseguenze durante il volo o costringere a tornare a riva per ricalibrare correttamente.

Come nota a margine, non riporre il drone vicino al motore o alla sala macchine dell’imbarcazione. In questi luoghi viene emessa energia elettromagnetica che potrebbe causare un errore della bussola.

  • Disattivare il sistema di posizionamento con visione verso il basso

C’è un certo dibattito su questo argomento, ma noi consigliamo ai piloti di spegnere il sistema di posizionamento con visione verso il basso del drone, soprattutto quando si vola vicino all’acqua.

Questa tecnologia mappa la superficie sotto il drone per aiutare a posizionare il velivolo, ma la luce che si riflette sulla superficie dell’acqua può causare problemi.

È meglio mantenere un’altezza superiore ai due metri dall’acqua, ma se i voli sono più bassi, spegnere il VPS verso il basso per evitare azioni instabili da parte del drone.

In questo caso, i piloti devono volare a bassa velocità nel loro campo visivo e regolare frequentemente l’altezza poiché l’aeromobile potrebbe andare alla deriva verso il basso.

I piloti devono sempre rimanere un metro sopra l’acqua.

E ricordate che con il VPS in discesa disattivato, i piloti devono fare attenzione perché l’atterraggio di precisione ne risentirà.

  • Impostare il Failsafe per l’hovering

Si consiglia ai piloti di impostare il Failsafe del drone su Hover, piuttosto che su Return To Home.

Un’imbarcazione probabilmente andrà alla deriva, quindi l’RTH riporterà il drone alle coordinate GNSS registrate al momento del decollo e scenderà immediatamente. Se l’imbarcazione si è spostata, è molto probabile che il drone finisca in acqua. E ricordate, se un drone finisce in acqua è da buttare!

Hover offre invece la possibilità di far navigare l’imbarcazione sotto il drone in volo, pronto ad atterrare.

In caso di perdita del collegamento dati, l’imbarcazione dovrà tornare alla posizione dell’UAS e cercare di ristabilire il collegamento.

  • Elevare la piattaforma di decollo e atterraggio

Se il ponte dell’imbarcazione ha un elevato contenuto di metallo, che può causare errori di bussola entro 1,5 m, si può considerare di elevare la piattaforma di decollo e atterraggio.

I pallet di legno (non inclinati) o la custodia rigida del drone possono essere adatti, ma è probabile che si spostino con il movimento del ponte. In alternativa, il drone può essere lanciato a mano (e catturato all’atterraggio), ma questo comporta dei rischi, quindi procedete con cautela. Si consiglia di utilizzare i DPI (dispositivi di protezione individuale) quando si cattura un drone in arrivo.

  • Aumentare rapidamente l’acceleratore al decollo

La procedura di decollo deve essere adattata per aumentare rapidamente l’acceleratore a un’altezza superiore alla parte più alta dell’imbarcazione e in una direzione lontana dall’imbarcazione per evitare collisioni.

Si consiglia inoltre che l’imbarcazione sia statica per il decollo, a meno che non si tratti di un’imbarcazione di grandi dimensioni.

  • Attenzione al possibile multipathing del GNSS

L’acqua può riflettere il GNSS, provocando un multipathing. Questo può portare il GPS a calcolare male la sua posizione, causando imprecisioni di posizione.

Non si può fare nulla per attenuare questo fenomeno, ma il pilota remoto deve continuare a monitorare i dati telemetrici dell’aeromobile per tutta la durata del volo e assicurarsi di essere in grado di operare in una modalità di volo non assistita dal GNSS, come la modalità Attitude (ATTI).

  • Attenzione al mal di movimento

Anche se non si tratta di un principio specifico del decollo/atterraggio dei droni, è importante che i piloti remoti siano consapevoli del rischio potenziale di cinetosi.

La cinetosi in questo ambiente è comune, anche per coloro che non ne soffrono abitualmente, a causa della combinazione tra lo sguardo verso l’alto e il movimento dell’imbarcazione.

Preparatevi a questo rischio assumendo pillole per il mal d’auto/viaggio, disponibili da banco o con prescrizione medica.

  • Aumento del rischio di bird strike

Operare sopra l’acqua può aumentare le probabilità che il drone sia soggetto a bird strike.

A tal fine, è necessario mantenere una distanza di sicurezza da eventuali uccelli o colonie, rendere il drone più visibile ed essere abili nelle manovre con lo stick. In caso di impatto con un uccello, allontanare rapidamente il drone.

Mantenere il drone entro la linea visiva aiuterà anche a rilevare tempestivamente eventuali problemi per adottare le misure appropriate.

  • Prendere sul serio la manutenzione post-volo

La cura del velivolo dopo il volo è estremamente importante.

La manutenzione post-volo comprende la pulizia dei residui di acqua salata, l’uso di impacchi di silicone e l’adozione di misure per aerare il drone.

Far volare un drone da una barca: I migliori consigli

Volare sopra l’acqua può offrire grandi opportunità, ma questo tipo di volo presenta alcune sfide uniche, diverse dalle missioni di routine sulla terraferma.

È importante che gli operatori di droni prendano sul serio la questione e diano all’impiego del drone da una barca il rispetto che merita.

Speriamo che questa guida vi aiuti. Ma per ulteriori consigli, puoi contattare il nostro team a [email protected] o tramite i canali Social.

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