Una soluzione semplice e low-cost che viene incontro alle esigenze degli enti governativi di identificare droni in volo.

DJI, il leader mondiale nella produzione di droni per uso civile e tecnologia per immagini aeree, ha rivelato per la prima volta una soluzione per identificare da remoto droni in volo usando una connessione drone-to-phone basata su Wi-Fi. Chiunque abbia uno smartphone potrebbe così facilmente monitorare i droni nelle vicinanze, garantendo così maggiore sicurezza e tranquillità.

La soluzione di identificazione remota di DJI, sviluppata in collaborazione con stakeholder del settore ed enti di controllo, trasmette informazioni dai droni direttamente ai cellulari usando protocolli Wi-fi esistenti. Utilizzando una semplice app, chiunque si trovi a portata radio dal drone può ricevere il segnale e riconoscere la sua posizione, altitudine, velocità e direzione, così come il numero di identificazione e la posizione del pilota.

“Remote ID funge da targa elettronica per i droni, consentendo a chiunque di sapere cosa sta facendo un drone in volo” dice Brendan Schulman, Vice Presidente DJI di Policy e Affari Legali. “In tutto il mondo, le autorità dell’aviazione hanno affermato che remote ID è la chiave per accedere a usi più complessi dei droni e per garantire maggiore sicurezza dei cieli. La remote ID di DJI dimostra che ci teniamo molto a fornire una soluzione che sia utilizzabile subito in tutto il mondo senza richiedere ulteriori infrastrutture.”

DJI ha fatto una dimostrazione del sistema remote ID in un parco a Montreal, in Canada, durante la terza conferenza annuale Drone Enable organizzata dalla International Civil Aviation Organization. I partecipanti hanno usato smartphone Samsung, Google e Xiaomi per ricevere segnale tramite Wi-Fi da un drone DJI Mavic Air e un drone DJI Mavic 2.

“La nostra soluzione drone-to-phone è semplice da usare e da integrare nel flusso di lavoro. Bisogna semplicemente fare un update del software del drone, senza costi o strumenti aggiuntivi,” ha detto Javier Caina, Direttore Tecnico DJI. “Per contro, le soluzioni remote ID che richiedono ai piloti di adottare nuovi strumenti di telecomunicazione, iscriversi ad un servizio di ID provider, connettersi ad una torretta o acquistare un data plan per il loro drone, creeranno nuove barriere e costi per le operazioni con i droni. La soluzione DJI drone-to-phone usa le ultime innovazioni tecnologiche per rendere l’adozione del remote ID più facile ed economica.”

Gli enti regolatori dell’aviazione di molti paesi si stanno muovendo per rendere obbligatori dei sistemi di remote ID per i droni, nel tentativo di rispondere alle esigenze di sicurezza. La U.S. Federal Aviation Administration (FAA) ha detto che rilascerà una proposta di obbligo di remote ID entro la fine dell’anno. La formulazione di un regolamento richiederà più di un anno, ma l’FAA ha incoraggiato i produttori a realizzare dei sistemi volontari di remote ID nel frattempo. La European Union Aviation Safety Agency (EASA) renderà il remote ID obbligatorio a Luglio 2020. L’app e gli update del firmware del drone utilizzati per la dimostrazione di DJI non sono ancora disponibili al pubblico, in quanto devono essere riconosciute come rispondenti all’international standard ASTM.

“Con sempre più droni che solcano i nostri cieli, il remote ID consente a tutti di sapere cosa sta succedendo nello spazio aereo, “ ha detto Christian Struwe, DJI Policy Director in Europa. “L’implementazione della soluzione drone-to-phone aiuta a raggiungere questo obiettivo, consentendo ai piloti di droni di trasmettere una semplice descrizione del loro volo, affinché chiunque controlli tramite smartphone app possa capire se stanno ispezionando un tetto, un sito di costruzione o se stanno svolgendo un’altra operazione utile con il drone.”

Il sistema DJI è stato progettato per essere conforme all’international standard ASTM, sviluppato nel corso di 18 mesi da un ampio gruppo di stakeholder dell’industria e del governo. La soluzione usa il protocollo Wi-Fi per smartphone, che consente ai cellulari di ricevere e utilizzare i segnali Wi-Fi direttamente dal drone, senza dover stabilire una connessione two-way. Funziona anche in zone rurali, senza servizio telefonico. Nei test preliminari di DJI, i segnali Wi-Fi sono stati ricevuti ad una distanza di più di un chilometro.

“Il Wi-Fi è la soluzione ottimale per connettere gli strumenti nell’era moderna, e siamo contenti che Wi-Fi Aware fornito dalla Wi-Fi Alliance® fornisca una soluzione affidabile ed economica per il remote ID dei droni” ha affermato Wi-Fi Alliance, un network di più di 850 aziende.

La nuova soluzione drone-to-phone è un’evoluzione del metodo di trasmissione dei dati DJI AeroScope, il sistema professionale di remote ID introdotto nel 2017 per aeroporti, carceri, stadi e altri luoghi critici protetti dai dipartimenti di polizia e altri enti governativi. AeroScope trasmette dati riguardanti la posizione, altitudine, velocità, direzione e numero d’identificazione del drone, così come la posizione del pilota, utilizzando diversi protocolli radio che possono essere ricevuti a distanza di chilometri da ricevitori sviluppati appositamente.

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