DJI, leader globale nel settore dei droni easy-to-fly e dei sistemi di fotografia aerea, decide di mettere la sua expertise al servizio di un progetto innovativo per combattere la malaria: Anti Malaria Drone. DJI si è unita ad un team di entomologi che lavorano da tempo su questo tema, con l’obiettivo di sviluppare una tecnica rivoluzionaria per sconfiggere questa malattia. Combinando l’esperienza del team di ricerca con la tecnologia dei droni DJI, si potrebbe parlare di una vera e propria svolta nell’eliminazione della malaria grazie all’uso di droni costruiti per l’irrorazione aerea.

Il progetto Anti Malaria Drone

DJI insieme al team di entomologi di Zanzibar hanno svolto insieme un progetto pilota usando un drone DJI MG1-S Agras con alcune modifiche. Hanno irrorato risaie infestate da zanzare portatrici di malaria con un liquido a base di silicone non-tossico e biodegradabile (Acquatain AMF). Il liquido è stato distribuito nelle acque stagnanti per creare un film sottile che impedisse alle pupe e larve di respirare in superficie, provocandone così l’affogamento e la morte.

zanzara piena di sangue
Nel 2018 sono stati registrati 228 milioni di casi di malaria, il 93% di questi in Africa. Sono state registrate 405 morti, soprattutto donne incinta e bambini.

“Siamo orgogliosi di essere pionieri in questo campo al fianco di scienziati esperti, usando i nostri droni per irrorazione contro la malaria in Africa, e abbiamo grandi speranze che questo approccio possa fornire un contributo rilevante nella lotta a questa malattia mortale in tutte le regioni del mondo dove è presente.” ha detto la Dott.ssa Barbara Stelzner, Direttore del Marketing e della Comunicazione Corporate a DJI Europa.

“Ridurre i casi di nuove infezioni di malaria non solo metterà fine alla sofferenza di molte perosne, ma contribuirà anche a generare raccolti più abbondanti e fornire nuove prospettive economiche in Africa.”

Obiettivi del progetto Anti Malaria Drone

Facendo volare droni che distribuiscono insetticidi biologici nelle risaie, il team di esperti vuole dimostrare che la popolazione di zanzare può essere notevolmente ridotta. Faranno un campionamento delle larve e della popolazione emergente di zanzare prima, durante e dopo l’irrorazione, al fine di determinare il possibile impatto di questo approccio su altri programmi agricoli a larga scala in Africa.

drone in volo sopra persone

“Questa esperienza è stata possibile grazie ad un drone modificato DJI Agras MG1-S, che ci ha consentito di irrorare le risaie con il liquido Aquatain”, dice il Dr. Bart Knols, il ricercatore che ha lanciato il progetto e che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta alla malaria. “L’utilizzo di droni irroratori si è dimostrato essere fondamentale per un trattamento efficace di grandi risaie perché irrorare a mano richiede molto tempo, mentre usare un elicottero è troppo costoso e irrealistico.”

Dopo l’esperimento, il gruppo di ricerca ha intenzione di pubblicare i risultati in una rivista scientifica e proseguire con ulteriori studi.

Il professore Wolfgang Richard Mukabana dell’Università di Nairobi ha detto “Questo progetto pilota è il primo tentativo di combattere la malaria con droni irroratori su scala così grande. Se i risultati di questi test dovessero confermare le nostre previsioni, questo potrebbe fortemente accelerare la lotta alla malaria.”

Nuove opportunità grazie al progetto Anti Malaria Drone

L’eliminazione della malaria in Zanzibar è una priorità di sanità pubblica del Zanzibar Malaria Elimination Program (ZAMEP), che  ha accolto questa tecnologia innovativa come uno strumento molto promettente nell’eradicazione della malattia.

Grazie al supporto di Tanzania Flying Labs, un’organizzazione locale di robotica, il progetto contribuirà allo sviluppo economico della regione formando nuovi piloti di droni, ma anche persone capaci di analizzare i dati e pianificare i voli.

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