Il 27 settembre 2016 veniva presentato il MAVIC, uno tra i droni più famosi e conosciuti di DJI dopo il Phantom 3. Quel giorno vennero presentati anche i DJI GOGGLES, i nuovi occhiali FPV della multinazionale DJI, per regalare ai propri utenti un’esperienza totalmente immersiva.
Per un lungo periodo gli stessi sono stati un po’ una entità evanescente, nonostante fossero tanto desiderati dal pubblico, sempre più esigente in tema di droni, ma mai ufficialmente rilasciati. Finalmente quel giorno tanto atteso è arrivato. Il 24 aprile 2017, a seguito della pubblicazione ufficiale nella sezione drones, possiamo ufficialmente svelarvi questa meravigliosa realtà.
Come sempre, DJI ci stupisce e alza sempre il livello dell’asticella per la concorrenza. Finora quasi tutti gli occhiali per FPV (First Person Viewing) avevano una risoluzione massima di 720 pixel (tranne qualche modello molto costoso prodotto da altre case). Ad oggi, un nuovo standard si è affacciato insieme al Mavic, si chiama OcuSync (successore del sistema Lightbridge), e consente una trasmissione in diretta con bassissima latenza di ciò che sta vedendo il drone con una qualità massima fino a 1080p, addirittura tutto in modalità totalmente wireless, quindi, dimentichiamoci i cavi.
Le specifiche tecniche
Vediamo insieme cosa possono offrire questi occhiali, DJI Goggles, dall’aspetto estremamente futuristico.
Gli occhiali DJI Goggles non sono altro che due display con risoluzione massima 1920 x 1080, con un campo visivo di 85 gradi ciascuno, con bassa latenza di trasmissione (solo 110 ms) e con la possibilità di avere (a distanze brevi) immagini con risoluzione 1080p/30fps.
A lunga gittata, invece, il processore in automatico si occuperà di abbassare la qualità a massimo 720p/60fps mantenendo sempre molto alta la velocità di trasmissione. Un altra caratteristica molto interessante dei DJI Goggles è la capacità di poter “accoppiare” pixel vicini per evitare di avere delle immagini slavate e quindi di conseguenza poco chiare. L’immagine viene automaticamente splittata in due metà che poi il nostro cervello si occuperà di ricomporre. Al fine di evitare inoltre dei fastidiosi riverberi e sovrapposizioni di immagini, che potrebbero dare ovviamente fastidio al pilota durante il pilotaggio, DJI ha giustamente pensato di inserire, davanti agli schermi, delle potenti lenti polarizzate. Naturalmente uno dei punti di forza di DJI è sempre il fatto di poter condividere tutti i nostri momenti, sia attraverso la ben conosciuta piattaforma SkyPixel, sia direttamente mentre ci cimentiamo nel pilotaggio della nostra macchina, è per questo che allo stesso momento, stando almeno a quanto affermato da DJI nel suo comunicato ufficiale, risulta possibile, grazie allo stesso telecomando, ricevere il segnale contemporaneamente fino a 4 Goggles. Grazie alle antenne inserite direttamente nella fascia che gira tutto intorno alla nostra testa, anche se il drone starà volando alle nostre spalle, avremo comunque una connessione stabile e molto affidabile.
Come si presentano i nostri occhiali
Il design degli ultimi prodotti DJI si è mostrato sempre con un “low-profile”, come dicono gli inglesi: plastiche bianche lucide, nessun tipo di scritta o di adesivo inutile, insomma molto minimal. Anche quest’ultimo prodotto, DJI Goggles, prosegue su questa linea. Nulla di inutile, ma all’interno un concentrato di tecnologia non indifferente. Nella parte laterale destra troviamo un touchpad integrato, che ci consentirà di manovrare e settare all’interno dei menù della applicazione. Sotto questo dispositivo è possibile trovare il classico bottone per l’accensione o lo spegnimento più lo stato di carica residua della batteria, il pulsante per gestire il fuoco e altre funzioni.
E all’interno degli DJI Goggles? Beh all’interno troviamo una vera rivoluzione per un occhiale destinato al mercato consumer…degli accelerometri e dei giroscopi, e sapete a cosa servono? Al tracciamento dei movimenti della testa. Ebbene sì, avete letto bene. Nella modalità chiamata “Head Tracking Flight”, gli occhiali potranno tracciare i movimenti della nostra testa, quindi, muovendo la testa a destra o sinistra agiremo sul comando dell’imbardata del drone, mentre alzando o abbassando la testa saremo in grado di inclinare la camera in alto e in basso, senza dover ricorrere a nessun tipo di rotellina o stick sul radiocomando. Qualora invece selezioneremo la modalità di volo chiamata “Head Tracking Gimbal”, agiremo totalmente sulla gimbal senza minimamente intaccare i movimenti nello spazio del drone.
Tutti sappiamo quanto DJI sia costantemente proiettata nel futuro e per farci vivere ancor di più questa esperienza, sono state sviluppate delle innovazioni per quanto riguarda alcune delle “Intelligent Flight Modes”. Una su tutte, la “Fixed Wing”. In questa modalità, quando attivata insieme ai nostri fantastici Goggles, potremo visualizzare, in realtà aumentata, una traiettoria che il drone andrà a compiere in relazione ai comandi che stiamo impartendo tramite gli stick.
Nel momento in cui questi meravigliosi oggetti, che tanto faranno venire l’acquolina in bocca a chi desidera provare una nuova esperienza di pilotaggio, sono stati presentati, DJI ha comunicato la compatibilità di DJI Goggles non solo con il drone che ha dato l’ispirazione a tutto questo, il Mavic, ma anche con il Phantom 3 (dal modello Advanced in poi) e con la serie Phantom 4, estendendo la compatibilità fino alla serie Inspire.