Ospitata quest’anno al Mirage Convention Center, DJI AirWorks è una conferenza annuale (meno gli ultimi due anni a causa del fastidioso COVID) che riunisce i principali operatori e utenti DJI Enterprise. Oltre 600 piloti di droni, manager, ingegneri, imprenditori e altre parti interessate sono andati a Las Vegas per discutere il futuro delle soluzioni DJI Enterprise.

Il pezzo forte di quest’anno ad AirWorks è il DJI Dock. Progettato per rendere più automatizzati la sorveglianza, le ispezioni e altri compiti, è una delle soluzioni più promettenti di “drone in a box” in arrivo sul mercato.

Lunedì i media hanno potuto vedere per la prima volta di persona il DJI Dock in azione e sono rimasti molto colpiti dalle sue prestazioni.

Il DJI Dock è una stazione di decollo, atterraggio e ricarica autonoma che consente voli programmati completamente automatici con la serie DJI M30 (versione Dock).

Questo apre la possibilità di voli completamente automatizzati e pre-programmati che possono essere monitorati e supervisionati da remoto.

Una volta configurato, un drone M30 completamente carico può decollare dal DJI Dock attraverso FlightHub 2 missioni automatiche pre-programmate ovunque entro un raggio di 7 km.

Il DJI M30 si ricarica automaticamente nel suo dock e sarà pronto a volare dopo soli 25 minuti dall’atterraggio.

Il dock è classificato IP55 e i componenti interni IP67, il che lo rende impermeabile e antipolvere anche quando è aperto.

L’interno del dock M30 è climatizzato per garantire temperature di ricarica sicure anche quando il clima esterno è compreso tra -35 e 50 gradi Celsius.

La connettività del Dock può essere ampliata con un dongle 4G esterno opzionale.

In caso di interruzione di corrente, la batteria interna del dock subentra e mantiene il dock operativo per garantire che l’M30 arrivi a destinazione.

Lo stato attuale dello sviluppo del DJI Dock

Il Dock di DJI è ancora in fase di pre-produzione e DJI spera di iniziare le vendite nel secondo trimestre del 2023. Anche se ci sono stati alcuni problemi con il GPS (e non c’è da stupirsi, visto che gli edifici alti circondavano l’area della dimostrazione di volo), sono tutti rimasti impressionati dal sistema nel suo complesso.

All’inizio della dimostrazione, non c’era alcuna aspettativa reale. O l’M30 e il Dock avrebbero funzionato perfettamente, o si sarebbe trattato di una buona prova di concetto. A parte i problemi con il GPS, il Dock ha funzionato praticamente senza problemi, aprendosi e chiudendosi per consentire all’M30T di decollare e, una volta atterrato, il drone è stato guidato perfettamente al centro per iniziare la ricarica. Nel complesso, il DJI Dock sembra un prodotto promettente e farà la felicità di molte persone quando arriverà sul mercato.

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