Con l’arrivo del DJI Spark nel maggio 2017, DJI ha introdotto un drone ancora più piccolo del suo Mavic Pro, dotato di molte interessanti funzionalità. DJI ha alzato ulteriormente la posta ad agosto 2017 con l’arrivo dell’elegante Mavic Pro Platinum, un drone del 60% più silenzioso dell’originale Mavic Pro. Ultimo ma non meno importante è il Mavic Air, rivelato nel gennaio 2018, con le nuove modalità della fotocamera, i controlli dei gesti della mano come lo Spark e il rilevamento ambientale a 3 direzioni.

Questo confronto DJI Spark vs DJI Mavic Pro Platinum vs DJI Mavic Air è importante per i nuovi arrivati DJI e per i proprietari di drone DJI da lungo tempo come risorsa per comprendere le caratteristiche uniche di questi tre velivoli.

Unisciti a noi mentre esploriamo come Spark, Mavic Pro Platinum e Mavic Air sono simili e dissimili nella nostra esposizione:

Dimensioni e peso

È importante innanzitutto valutare in che modo questi droni hanno dimensioni simili. Tutti e tre i droni sono progettati per viaggiare bene ed essere pronti a volare in pochi secondi anziché in minuti. Lo Spark pesa 300 grammi con la batteria, mentre il Mavic Pro Platinum pesa 734 g. Il Mavic Air si trova tra i due pesando 430 g.

Con i bracci fissi, lo Spark non potendosi piegare è quindi leggermente più largo del Mavic una volta piegato. Nella sua forma più compatta, il Mavic Pro Platinum è leggermente più piccolo dello Spark, con dimensioni di 3,2 x 3,2 x 7,8 pollici (Mavic) e 2,1 x 5,6 x 5,6 pollici (Spark) rispettivamente. Quando è completamente esteso e pronto a volare, il Mavic ha dimensioni di 3,5 x 12 x 11 pollici, circa il doppio. Ancora una volta il Mavic Air è la via di mezzo, offrendo 2,4 x 7,2 x 6,6 pollici quando esteso per il volo.

Camera

Tutti e tre i droni offrono foto da 12 MP e una dimensione del sensore CMOS da 1/2,3″. Sia il Platinum che il Mavic Air utilizzano un gimbal a 3 assi, mentre lo Spark si basa su un gimbal a 2 assi. L’altra differenza nel Mavic Air è la portata delle vibrazioni angolari, che è stata ridotta a 0,005°. Questo, insieme agli smorzatori del gimbal, aiuta a creare scatti più stabili che mai.

Dei tre, il Platinum offre l’apertura migliore: f/2.2. Lo Spark arriva a  f/2.6 e il Mavic Air a f/2.8. Ciò è significativo perché l’apertura più ampia del Platinum consente più luce, risultando in una fotografia migliore e più luminosa in condizioni di scarsa illuminazione.

Il DJI Spark è capace di registrare video FHD: 1920 × 1080 a 30 fotogrammi al secondo, mentre il Mavic Platinum registra video 4K a 30 fotogrammi al secondo. Il Mavic Air registra anche 4K a 30 fps, ma lo fa con un bitrate migliorato di 100 mbps, ben 40 mbps in più rispetto al Mavic Platinum!

Il controllo con i gesti è disponibile sia su Spark che su Mavic Air, ma non sul Platinum. Questa tecnologia consente di scattare una foto senza utilizzare un radiocomando dedicato o uno smartphone, completo di decollo e atterraggio su palmo della mano nello Spark, che è stato migliorato nel Mavic Air.

Ultimo ma non meno importante, le fotocamere del Mavic Platinum e del Mavic Air possono essere regolate prima dello scatto, inclusi diversi profili colore e impostazioni di stile, mentre i piloti dello Spark sono limitati alle impostazioni predefinite della fotocamera.

Tempo di volo

Essendo un mini drone, il DJI Spark ha il tempo di volo più breve, con un clock di 16 minuti. Questo lo mette in prima linea per il tempo di volo tra i mini droni ad esso paragonabili. I droni Mavic Pro Platinum (30 minuti) e Mavic Air (21 minuti) raggiungono entrambi i tempi di volo più elevati, rispettivamente.

Per fare un confronto, la batteria dello Spark è di 1480 mAh, la batteria del Platinum è di 3830 mAh e quella del Mavic Air è di 2970 mAh. Il Mavic è inclinato in modo tale che la batteria ha una durata maggiore mentre vola in linea rispetto a quando si libra sul posto.

Un ultimo elemento che vale la pena menzionare è la ricarica di entrambi i droni: lo Spark utilizza un pratico dock in cui si posiziona l’intero drone per iniziare la carica, mentre la Intelligent Flight Battery del Mavic deve essere rimossa dal drone e inserita nella stazione di ricarica.

Modalità di volo

Le modalità di volo integrate nello Spark sono state un punto di forza per le vendite del DJI Spark, e al momento del suo arrivo era l’unico drone DJI con quelle modalità di volo e controlli gestuali. Da allora, il DJI Mavic Air ha debuttato con quei controlli gestuali di serie. Il Mavic Pro Platinum ha tutte le tradizionali modalità di volo intelligenti per cui DJI è noto, tra cui Active Track, TapFly e Terrain Follow. Lo Spark ha anche tutto questo ed è anche compatibile con i DJI Goggles per il volo FPV come il Mavic. Ma le vere capacità dello Spark sono le modalità di volo QuickShot create da DJI. Attualmente il Mavic Pro Platinum non ha queste modalità, ma il Mavic Air ha alzato ancora una volta la posta, introducendo nuove modalità della fotocamera per fotografia e videoregistrazione uniche.

I gesti PalmControl sono unici per DJI Spark, dando ai piloti il ​​controllo con le mani dopo essere stati identificati attraverso il riconoscimento facciale. Questa tecnologia è incredibile da osservare e illustra come l’innovazione di DJI continua ad essere una priorità assoluta. Dopo la conferma attraverso il riconoscimento facciale, lo Spark può essere controllato muovendo il palmo su, giù, a sinistra, a destra, indietro e avanti. I gesti permettono inoltre di controllare la fotocamera, scattare una foto selfie o dei dintorni. Con una mano con l’ActiveTrack attivo, significa che lo Spark ti seguirà mentre ti muovi. Saluta con due mani e lo Spark tornerà da te e identificherà il palmo della mano prima di atterrare con precisione su di esso.

Sembra che DJI abbia migliorato questi gesti delle mani, infatti i proprietari di Mavic Air segnalano una maggiore sensibilità al movimento. Il movimento “hand camera” sul Mavic Air attiva la registrazione, piuttosto che scattare una foto. Altri gesti delle mani ti consentono di modificare l’altezza del drone, una caratteristica esclusiva del Mavic Air.

Distanza di trasmissione

Ciascuno di questi droni ha diverse portate di trasmissione del radiocomando. Con un dispositivo mobile, le distanze di Spark e Platinum sono identiche: 100 metri in distanza e 49 metri in altezza. Il Mavic Air può raggiungere un impressionante 80 metri di distanza e 50 metri di altezza.

Usando il radiocomando dedicato e Wifi, lo Spark può viaggiare per 2 km. D’altra parte, il Mavic Pro Platinum trasmette fino a 7 km grazie alla tecnologia. Il Mavic Air, nonostante non utilizzi la tecnologia OccuSync, può comunque volare fino a 7 km di distanza.

La differenza con un radiocomando per Spark in confronto ai droni Mavic è notevole: la portata di 2 km ricorda le prestazioni poco brillanti dello standard Phantom 3. Molti test giornalieri sul campo indicano una riduzione, con lo Spark, tra 400 metri e 800 metri nelle aree urbane con lievi interferenze.

Sensori

Tutti e tre i droni sono dotati di sensori di rilevamento ostacolo, ma il sistema del Mavic Air è il più avanzato. Il rilevamento tridimensionale su questo drone è impressionante. I sistemi avanzati di assistenza al pilota consentono al drone di superare senza problemi gli ostacoli davanti e indietro.

Quando viaggia fino a 10 km/h, lo Spark rileverà oggetti di fronte tra 0,30 e 5 metri. Il Mavic Air può rilevare oggetti viaggiando fino a 28 km/h e fino a 12 metri davanti. Il Mavic Pro Platinum può viaggiare fino a 35 km/h mentre rileva oggetti tra 0,60 e 15 metri di fronte ad esso.

Conclusioni

Indubbiamente, questo trio di droni offre diverse opzioni a diversi prezzi. Quando si sceglie un vincitore tra di loro, dipende in gran parte da ciò che si sta cercando in un drone. Piloti più seri che apprezzano i tempi di volo lunghi, video di qualità migliore e più capacità favoriranno il Mavic Platinum e Mavic Air. Per un drone facile e veloce da usare per i voli più corti e per i principianti, lo Spark è la scelta migliore. Ma il Mavic Air offre le stesse grandi caratteristiche che i possessori di Mavic hanno imparato a conoscere e ad amare, con un set di nuovi eccitanti elementi.

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