Nel mondo dei droni professionali, esistono momenti in cui l’innovazione si presenta in modo così deciso da riscrivere le regole. È esattamente ciò che sta facendo DJI con il nuovo Matrice 400, una piattaforma aerea che porta le operazioni enterprise a un livello superiore. Frutto dell’esperienza maturata con i modelli precedenti, in particolare con il Matrice 350 RTK (leggi: DJI Matrice 350 RTK: il drone in volo sugli incendi di Catania), questo drone nasce con un obiettivo ben chiaro: superare ogni limite operativo, ambientale e tecnologico, offrendo ai professionisti uno strumento su cui contare anche nelle condizioni più estreme.

Costruito per resistere, progettato per durare
A prima vista, il DJI Matrice 400 si presenta come una macchina robusta, solida, pronta ad affrontare ambienti dove altri droni non oserebbero volare. Ma non è solo un’impressione: la certificazione IP55 garantisce resistenza a pioggia, polvere e temperature comprese tra –20 °C e +50 °C. È in grado di decollare e atterrare persino da barche in movimento, rendendolo perfetto per ispezioni offshore, operazioni SAR (Search and Rescue, Ricerca e soccorso) in mare e monitoraggio costiero.
E quando si tratta di autonomia, DJI fa un altro salto in avanti. Il Matrice 400 può restare in volo fino a 59 minuti in condizioni ideali. Una durata che fa la differenza in missioni critiche come la mappatura di ampie aree, la sorveglianza di infrastrutture o il supporto a operazioni d’emergenza.
DJI Matrice 400: intelligenza che non solo reagisce, anticipa
Uno degli aspetti più interessanti del drone DJI Matrice 400 è la sua consapevolezza spaziale. L’integrazione tra sensori LiDAR (clicca qui per sapere cosa sono), radar a onde millimetriche e videocamere fisheye gli consente di riconoscere e aggirare gli ostacoli, anticipandoli anche in condizioni di pioggia e nebbia, in ambienti complessi come canyon, foreste dense o contesti industriali. E può farlo fino a 25 m/s, mantenendo stabilità e sicurezza anche quando vola vicino a superfici complesse, grazie a un sistema di fusione sensoriale in tempo reale.

Ma la vera rivoluzione è nel modo in cui interpreta il mondo attorno. Grazie alla funzione Smart Detection, il drone è in grado di individuare persone, veicoli e imbarcazioni, anche tramite visione termica. Non si limita a vedere: comprende, analizza e agisce.
Un ulteriore tocco di futurismo? Le proiezioni AR integrate nel controller permettono di visualizzare in tempo reale strade, edifici o linee elettriche sovrapposte al flusso video. Una funzione che trasforma ogni missione in un’esperienza ultra precisa e senza sorprese.
Comunicazione senza confini: fino a 40 km
La trasmissione è spesso il tallone d’Achille di molte piattaforme professionali. Ma non per il Matrice 400 DJI introduce una nuova tecnologia di trasmissione: O4 Enterprise Enhanced Video Transmission.
In pratica, significa poter operare con una portata fino a 40 km in ambienti aperti, grazie a un sistema con 10 antenne e controller ad alta potenza. E se la missione prevede ostacoli complessi o ampie aree da coprire, entra in gioco una funzione davvero unica: Airborne Relay. Un secondo Matrice 400 può infatti agire come nodo ripetitore in volo, estendendo ulteriormente la copertura e garantendo il segnale anche in ambienti urbani o montani. A tutto questo si aggiunge il supporto per bande sub-2 GHz e doppi dongle cellulari, per connessioni affidabili anche in aree a bassa copertura.
Potenza modulare, flessibilità senza precedenti
Il DJI Matrice 400 non è solo un drone: è una piattaforma modulare pensata per adattarsi a ogni missione. Può supportare fino a 7 payload (carichi) contemporaneamente (di cui 4 esterni), con una capacità massima di 6 kg. Una versatilità che lo rende adatto a ispezioni, rilievi, ricerca e soccorso, agricoltura di precisione e molto altro.
DJI ha già reso compatibili i suoi payload di punta, tra cui:
Zenmuse H30T, per l’imaging multispettrale e notturno
Zenmuse L2, un LiDAR di altissima precisione
Zenmuse P1, la fotocamera full-frame per la fotogrammetria
Zenmuse V1, l’altoparlante a lungo raggio per comunicazioni operative
Zenmuse S1, un faro LEP ad altissima luminosità
Manifold 3, un vero e proprio cervello a bordo per operazioni AI in tempo reale
Tutto questo con una semplicità d’uso che consente di cambiare payload in pochi secondi, anche in condizioni operative sul campo.
Sicurezza, privacy, affidabilità
Nel mondo enterprise, la protezione dei dati è tanto importante quanto le prestazioni. Per questo DJI ha integrato nel Matrice 400 un set completo di funzionalità di cybersecurity e protezione della privacy. Il Local Data Mode può disattivare tutte le connessioni a internet direttamente dall’app DJI Pilot 2, evitando qualsiasi rischio di sincronizzazione involontaria. Il drone rispetta inoltre standard di sicurezza riconosciuti a livello globale, come FIPS 140-2, ISO 27001 e ISO 27701, ed è sottoposto ad audit indipendenti dal 2017.
Un alleato su cui contare, anche dopo l’acquisto
Ogni Matrice 400 può essere protetto con il piano DJI Care Enterprise Plus, che offre riparazioni illimitate entro i limiti di copertura, sostituzioni annuali delle batterie, estensione di garanzia e supporto tecnico avanzato. Per chi opera in settori dove il tempo è critico, questa garanzia aggiuntiva può fare la differenza tra una missione riuscita e una persa. Lo stesso piano si applica anche ai diversi moduli compatibili con il drone DJI Matrice 400.
Il futuro è già in volo
Con il Matrice 400, DJI non ha semplicemente aggiornato una linea di droni: ha ridisegnato il concetto stesso di drone professionale. È una piattaforma che combina resistenza estrema, intelligenza operativa, capacità di adattamento e una suite di strumenti avanzati che parlano la lingua di chi lavora ogni giorno nei cieli, sulla terra e sul mare.