Uno dei Payload più attesi del 2021, finalmente è stato ufficializzato: la DJI Zenmuse L1 è finalmente preordinabile presso la DJI ARS e DJI Enterprise Italia!

Il settore AEC (Architecture, Engineering & Construction) ha per molto ha pazientato, aspettando di veder volare la tecnologia “Light Detection and Ranging” o LiDAR, per decenni ancorata a terra su pesanti strutture.

I vantaggi sono indiscutibili: efficacia anche in condizioni di scarsa luminosità, in aree con vegetazione fitta, strutture complesse e spazi angusti. Questi solo alcuni degli enormi benefici rispetto all’aerofotogrammetria tradizionale.

Nonostante tutto, questa tecnologia vive uno sviluppo molto più lento, rispetto alla fotogrammetria a causa di pregiudizi derivati da tecnologie ormai obsolete. Laserscanner pesanti, ingombranti, costosi, mole di dati complessa da gestire e processi di lavorazione lunghi.

Ma tutto questo sta per cambiare. La DJI Zenmuse L1 definirà un nuovo standard per i sistemi LiDAR su drone, dimostrando quando questa tecnologia sia Accurata ed Efficiente.

1) Gimbal a 3-assi e IMU integrata

Utilizzare un sensore laser su piattaforma mobile è sempre stata una sfida per garantire la bontà e affidabilità del dato misurato. La sfida è stata vinta utilizzando un sistema di stabilizzazione a 3 assi, indipendente dai movimenti e manovre del DJI M300, determinante per evitare di dover riprogrammare il volo per una misurazione alterata.

Si aggiunge una piattaforma inerziale (IMU) dedicata ad altissima precisione, installata direttamente sul sensore dal cuore LiVOX. A completamento, un vision sensor (esatto, lo stesso utilizzato per i sensori anticollisione!) che accoppiato ai dati GNSS del Matrice fornisce una precisione assoluta di 10cm, volando a 50m di quota.

2) Sensore CMOS da 1 pollice e 20MP

Ma perché dover scegliere tra fotogrammetria e scansione laser, quando si possono avere entrambi? Perché spendere il doppio del tempo per completare due missioni analoghe, ma montando due sensori distinti?

DJI Zenmuse L1 ingloba un sensore fotografico ad alta risoluzione con cui, oltre a scattare foto e registrare video 4K, dare informazioni e texture in tempo reale alla nostra nuvola di punti. Ulteriore tempo viene risparmiato grazie allo shutter meccanico che elimina il rolling shutter, rendendo i piani di volo più rapidi e contenendo ancora tempi e costi.

3) Tre ritorni e modalità di scansione multiple

La Zenmuse L1 ha un range effettivo di 450m, con un point-rate di 240’000 punti al secondo per segnale di ritorno. Attivando la modalità Multi-return e sfruttando tutti e tre i segnali, riusciamo ad analizzare e caratterizzare più tipologie di oggetti, a diverse “profondità” come cavi, vegetazione, costruzioni, ecc.

In più L1 è l’unico LiDAR aereo a supportare la modalità di scansione non-ripetitiva, sfruttando TUTTO il campo visivo (FOV) del sensore. In questo modo, maggiore è il tempo di scansione dell’area, maggiore sarà il dettaglio e la risoluzione finale. La tecnologia Non-Repetitive Scan Mode, sviluppata da LiVOX, permette così di ridurre i tempi di misurazione di una determinata area.

Tramite l’app DJI Pilot, è possibile vedere una Point Cloud in tempo reale per valutare l’efficacia del rilevamento, accorgendosi di eventuali anomali o, soprattutto, effettuare valutazione direttamente sul campo.

Tutte le proprietà descritte garantiscono la miglior resa per un sistema laser su drone. Abbinato ad un Matrice 300 RTK, con DJI Terra per la post-produzione, diventa lo strumento più pratico, semplice ed efficace per il telerilevamento aereo.

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